MMPAD Milan Meeting Report

7 European Roadshow - Milano, 29 giugno 2018 RELAZIONE DELL´INCONTRO alla mancata ottimizzazione di terapie preventive di combinazione. L’immunoterapia può essere aspecifica, diretta contro cellule T e B, citochine o molecole co-stimolatorie (agiscono come anti-CD3, abatacept e teplizumab, contro CTLA4-Ig sempre abatacept, e come anti-CD20 rituximab), oppure antigene-specifica (ASI), basata sulla somministrazione di autoantigeni (insulina, GAD65, MonoPepT1De, MultiPepT1De). Molte sono anche le possibilità di combinazioni di terapie, fra agenti antinfiammatori (come anti-IFN e anti- TNF), immunomodulatori, autoantigeni, preservatori di beta-cellule (come GLP1-Receptor Agonist). Il vero problema è caratterizzare adeguatamente i bambini da trattare. Le prospettive future vedono infatti al centro la caratterizzazione dei piccoli pazienti e il disegno di studi “su misura” che potrebbero forse riuscire nella prevenzione, dove i precedenti approcci hanno fallito. COMPLICANZE ACUTE: LA CHETOACIDOSI DIABETICA (DKA) Presentato da Dott. Riccardo Bonfanti – Ospedale San Raffaele, Milano Epidemiologia e diagnosi La chetoacidosi diabetica (DKA) è definita, in base alle Linee Guida ISPAD 2014, da : 7 • iperglicemia (>200 mg/dL) • pH venoso <7,3 o HCO3- <15 mmol/L • chetonemia >3 mmol/l • presenza di glicosuria e chetonuria. Può essere di grado lieve (pH <7,3 o HCO3- <15 mmol/L), moderato (pH <7,2 o HCO3- <10 mmol/L) o grave (pH <7,1 o HCO3- <5 mmol/L). Alle origini del quadro clinico della DKA c’è una riduzione spontanea o indotta dell’insulina, che causa iperglicemia, chetonemia, poliuria e polidipsia, disidratazione e acidosi metabolica. L’epidemiologia della DKA riconosce una grande variabilità geografica – dal 15 al 67% all’esordio e dall’1 al 10% all’anno nei pazienti diabetici – e ha una correlazione inversa con l’incidenza del diabete . 8 In Italia, l’incidenza media della DKA all’esordio, relativa al periodo 2005-2012, è del 40% e, nonostante l’ingente lavoro svolto per aumentare la sensibilità al problema, non si è riusciti a modificarla nel tempo . 9 In molti casi, la diagnosi è misconosciuta, per cui è stato suggerito di imporre l’esecuzione di una glicemia capillare a tutti i bambini in Pronto Soccorso. Infatti, la mortalità per DKA all’esordio è relativamente elevata (circa 1 caso/anno in Italia nel periodo 2004-2013), come pure la morbilità, che può comprendere disturbi elettrolitici, ipoglicemia, coagulazione intravascolare disseminata (CID) e sindrome da distress respiratorio acu to (ARDS), insufficienza renale cronica, pancreatite acuta e rabdomiolisi . 10 Anche le sequele neurologiche possono essere importanti e permanenti. Se, come abbiamo visto, è difficile prevenire il diabete, la DKA deve essere prevenuta . Clicca qui per vedere a frammento del presentazione di Dott. Bonfanti

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