MMPAD Milan Meeting Report
16 European Roadshow - Milano, 29 giugno 2018 RELAZIONE DELL´INCONTRO LA TERAPIA INSULINICA NELLA PRATICA CLINICA Presentato da Professor Claudio Maffeis – Università di Verona L’obiettivo fondamentale della terapia insulinica è di tentare di avvicinarsi alla fisiologia, quindi di mimare la secrezione insulinica ai pasti e l’insulinemia basale del soggetto non diabetico. I valori medi di HbA1c possono essere elevati in età evolutiva e soggetti a una grande variabilità glicemica. Il primo obiettivo è quindi abbassare la variabilità glicemica. Le principali insuline attualmente disponibili sono analoghi ad azione rapida, come lispro, aspart e glulisina, e analoghi dell’insulina basale, come glargina, detemir e degludec. L’insulina NPH è ormai poco usata. Dell’insulina glargina esiste anche un biosimilare, l’abasaglar. Riflettore: Modalità pratiche per la somministrazione della terapia insulinica Dal momento che gli schemi di somministrazione dell’insulina dovrebbero mimare il più possibile l’andamento nei non diabetici, nei bambini, più che negli adulti, è preferibile somministrare ancora un’insulina regolare al mattino. Le caratteristiche dell’ago e le modalità di iniezione sono particolarmente importanti nei bambini, che, dopo i primi 2 anni di età, hanno una plica sottocutanea inferiore rispetto agli adulti. Ora sono disponibili degli iniettori a penna anche per i bambini. È molto importante, per il rischio di ipoglicemia, che l’iniezione sia sottocutanea e non intramuscolare: per questo in pediatria si usano aghi da 4 mm. Se il tessuto sottocutaneo è molto scarso bisogna eseguire una pinzettatura o inclinare l’ago di 45°. È anche opportuno cambiare il sito di iniezione per il rischio di sviluppo di lipoipertrofia. Per i pazienti molto piccoli o con agofobia sono anche disponibili dei cateteri a permanenza per alcuni giorni. Le linee guida ISPAD 2014 e 2018 forniscono una serie di raccomandazioni per la valutazione del corretto dosaggio dell’insulina, che deve tenere conto di numerosi fattori, legati alle caratteristiche del paziente, ai suoi stili di vita e alla durata e fase del diabete . 24 Nei bambini in età prepuberale sono richieste generalmente 0,7-1,0 UI/kg/die, mentre durante la pubertà la dose può aumentare sensibilmente, fra 1,2 e 2 UI/kg/die. Nella fase di remissione parziale, però, la dose totale giornaliera di insulina è generalmente <0,5 UI/kg. Ci sono poi situazioni di insulino-resistenza dovuta a vari fattori, soprattutto ormonali, che richiedono dosaggi di insulina elevati. Una relazione diretta col fabbisogno insulinico ce l’ha l’assunzione di CHO con la dieta, che bisogna saper valutare con attenzione, perché sono presenti quasi ovunque e possono avere diverso indice glicemico, il quale va comunque valutato sul pasto completo e non sul Clicca qui per vedere a frammento del presentazione di Professor Maffeis
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