MMPAD Milan Meeting Report
10 European Roadshow - Milano, 29 giugno 2018 RELAZIONE DELL´INCONTRO Prevenzione della DKA È fondamentale cercare di prevenire la DKA a 3 diversi livelli: prevenirne l’esordio, prevenirne le recidive e prevenirne le conseguenze mediante la diffusione di un solido protocollo di trattamento; nella prevenzione è cruciale anche l’esperienza del medico. Un esperimento condotto nella provincia di Parma negli anni ’90 ha ridotto drasticamente l’incidenza di DKA attraverso una campagna di informazione nelle scuole e ai pediatri di libera scelta, ai quali era anche stato fornito un kit per la misurazione della glicemia e della glicosuria, una copia delle Linee Guida e un numero di telefono di riferimento . 13 Le linee-guida ISPAD 2014 stimano il rischio di DKA secondarie nei bambini con T1D conclamato intorno all’1-10%/anno e riconoscono come fattori di rischio le seguenti condizioni : 7 • Mancato trattamento insulinico • Scarso controllo metabolico o pregressi episodi di DKA • Gastroenteriti con vomito persistente e incapacità di mantenere l’idratazione • Disturbi psichiatrici, compresi i disturbi dell’alimentazione • Condizioni familiari difficili o instabili (p. es. abusi familiari) • Pubertà e adolescenza nelle ragazze • Accesso limitato ai servizi sanitari • Terapia mediante microinfusore di insulina (CSII) non usata correttamente (dal momento che nei microinfusori si usa solo insulina rapida o a breve durata d’azione, l’interruzione per qualunque motivo porta rapidamente a un deficit di insulina). Riflettore: Strategia per la riduzione delle recidive di DKA Una corretta strategia di riduzione delle recidive di DKA comprende un’accurata istruzione del paziente in CSII e della sua famiglia a : 14 o misurare la chetonemia a ogni episodio di ipoglicemia (è preferibile la chetonemia alla chetonuria) o verificare la corretta assunzione di insulina, soprattutto • nei pazienti adolescenti con disturbi del comportamento alimentare, • nei soggetti che perdono peso, che hanno un elevato BMI o alti livelli di HbA1c; • nei soggetti affetti da ansia o depressione o con situazioni familiari difficili. È importante fornire al paziente regole e istruzioni chiare, possibilmente scritte, e un numero di telefono per eventuali dubbi.
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